Referendum 2020: i permessi per favorire il voto dei volontari in Servizio Civile – Le indicazioni del Dipartimento per l’esercizio di voto dei giovani

In vista del referendum popolare confermativo recante “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, indetto per domenica 20 settembre e lunedì 21 settembre, il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha diffuso tutte le indicazioni che consentiranno agli operatori volontari di esercitare il proprio diritto di voto.

Come già sancito dalle Disposizioni che disciplinano i rapporti tra Enti e Operatori Volontari, ai giovani impiegati in progetti di Servizio Civile saranno concessi:

1 giorno di permesso se residenti da 50 a 500 Km dal luogo di svolgimento del servizio; 2 giorni di permesso se residenti oltre 500 Km dal luogo di svolgimento del servizio o se impiegati in progetti in Europa; 3 giorni di permesso se impegnati in progetti in paesi extra europei.

Potranno, invece, usufruire di un numero di giorni di permesso corrispondenti alla durata dello svolgimento delle operazioni elettorali, i  volontari nominati Presidente di seggio, segretario, scrutatore o rappresentate di lista.

Agli operatori volontari impiegati in progetti di Servizio Civile all’estero, per un “periodo di almeno 3 mesi nel quale ricade la data di svolgimento del referendum”, è data la possibilità di esercitare il proprio voto per corrispondenza. Entro il prossimo 19 agosto 2020, i giovani dovranno trasmettere al proprio Comune di residenza l’allegato modello di domanda, la fotocopia di un valido documento di identità e barrare la casella relativa ai motivi di lavoro.

Una modalità, chiarisce il Dipartimento, vivamente consigliata in considerazione dell’emergenza Covid-19 e per la quale si invita gli enti di attuazione a sensibilizzare i volontari, che desiderano usufruire di tale opportunità, a presentare domanda tempestivamente.

E’ bene sottolineare che nel conteggio dei suddetti permessi non sono compresi i giorni di riposo settimanale previsti dal progetto. I permessi per votazioni, infatti, saranno considerati giorni di servizio prestato  non decurtabili dai giorni di permesso spettanti ai volontari nell’arco dei mesi di servizio.

Il Dipartimento, inoltre,  rimborserà le spese sostenute per i mezzi di trasporto acquistati con specifiche agevolazioni previste per l’esercizio di voto, a condizione che sia stato utilizzato il mezzo più economico. A tal fine  gli operatori volontari dovranno presentare una domanda alla quale dovrà essere allegato il titolo di viaggio con le predette caratteristiche e la copia della tessera elettorale attestante l’avvenuto esercizio di voto.

Per maggiori dettagli qui.