L’ITALIA DEL VOLONTARIATO HA COMPIUTO UN IMPORTANTE PASSO AVANTI CON L’APPROVAZIONE – DA PARTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – DELL’ISTITUZIONE DEL “SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE”.

L’Italia del volontariato ha compiuto un importante passo avanti con l’approvazione – da parte del Consiglio dei ministri – dell’istituzione del “Servizio civile universale”.

Le novità che riguardano questo comparto sono diverse dalla riduzione delle ore di servizio, che da 36 diventano 25 ore, fino alla novità che permette di svolgere tre mesi di attività in uno dei paesi membri dell’UE. Mentre l’età per partecipare rimane invariata tra i 18 ed i 29 anni.Dopo questo importante traguardo l’Italia nelle prossime settimane dovrà dare il proprio contributo al nuovo impianto normativo riguardante il servizio civile comunitario, che per ora è al vaglio della Commissione UE. “Plaudiamo a questo importante momento – dichiara Michele Masulli, Consigliere del direttivo del Forum Nazionale dei Giovani – si taglia un traguardo fondamentale, un punto di arrivo di anni di richieste da parte dei volontari e degli Enti di servizio civile, e come Forum abbiamo da sempre lavorato in questo senso”.

“Tra le rilevanti acquisizioni del processo di riforma – prosegue Masulli – mi limito a segnalare quelle che più riguardano i volontari e che sono utili a disegnare un Servizio Civile Universale e di respiro europeo. Potranno infatti accedere a questa opportunità tutti i giovani italiani che ne faranno richiesta; inoltre, la riduzione a 25 ore settimanali dell’impegno richiesto è funzionale a rimodulare l’esperienza di Servizio Civile sulla base delle esigenze di vita e di lavoro dei volontari.

La definizione dei criteri per il riconoscimento delle competenze maturate e la possibilità di prevedere lo svolgimento del SC come titolo preferenziale nei concorsi della Pubblica Amministrazione vanno nella giusta direzione della valorizzazione del periodo di formazione. Inoltre – conclude il Consigliere Masulli – si offre ai volontari la possibilità di trascorrere fino a tre mesi del proprio progetto in uno dei Paesi dell’Unione Europea, così come si apre definitivamente alla partecipazione degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia: due provvedimenti che rendono il Servizio Civile strumento di integrazione sociale e culturale e veicolo di rafforzamento del sentimento di consapevolezza ed appartenenza europea”.

“La Riforma del Terzo Settore – dichiara Katia Tulipano, Coordinatrice della Commissione Diritti umani, Politiche di genere, Cittadinanza attiva, Servizio civile del FNG – passa dal Servizio Civile Universale: è questo un segnale di forte attenzione del Governo per le nuove generazioni e la loro crescita. Come FNG abbiamo seguito e sostenuto questo processo di riforma e nei prossimi mesi saremo impegnati a dare il nostro contributo nella delicata fase di organizzazione del nuovo sistema del Servizio Civile, affinché sia realmente più vicino alle esigenze di vita dei giovani e acquisti una dimensione europea”.

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