ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI PAOLO BORSELLINO: UNITI ALL’ APPELLO DELLA FIGLIA

Il 19 luglio 1992 è stata una data buia per la storia della Repubblica Italiana. Quel giorno, infatti, cadde sotto la folle mano mafiosa il giudice Paolo Borsellino, reo di essere un fedele servitore dello Stato non disposto a concedere alcuna tregua a Cosa Nostra.

Tuttavia, quel giorno di 25 anni fa, fu anche il momento in cui sia la società civile che le giovani generazioni capirono, definitivamente, che la lotta alle mafie non è qualcosa da delegare esclusivamente a giudici e magistrati. I cittadini, quel 19 luglio, compresero la necessità di dover essere protagonisti attivi contro la criminalità organizzata sta oggi, in questo anniversario, non possiamo che constatare che ancora troppi aspetti di quelle tristi e brutali vicende sono oscuri, che non tutta la verità è emersa. E proprio per questo motivo, non possiamo che unirci all’appello di Fiammetta Borsellino, figlia del giudice assassinato, per chiedere che finalmente venga fatta chiarezza su tutta questa vicenda:“La verità è l’esatto opposto della menzogna. Ed è una cosa che dobbiamo cercare e pretendere ogni giorno e non di cui ricordarci soltanto nei momenti commemorativi. Solo così guardando in faccia i nostri figli potremmo dire loro di vivere in un Paese libero dal puzzo del potere e dal ricatto mafioso”

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