PISANI: IL LAVORO È PILASTRO DI DIGNITÀ, I GIOVANI ASSUMANO COSCIENZA COMUNE DELLA LORO CONDIZIONE

“La condizione delle nuove generazioni rappresenta l’essenza di una enorme disparità; più volte il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha posto al centro della propria riflessione la condizione attuale e lo stato futuro dei giovani italiani.”

Lo ha detto Maria Cristina Pisani, portavoce del Forum Nazionale Giovani, intervenendo oggi a Potenza al Gender Awarenes and Youth Policy, una giornata internazionale di dibattito sulle tematiche giovanili e di genere.Parlando della crisi che ha investito il Paese dal 2008 e che si ripercuote soprattutto sull’universo giovanile, Pisani ha ricordato che la missione del FNG “è dare voce ai tanti giovani che non trovano lavoro, a quelli che sono costretti a trasferirsi all’estero e a quelli che rimangono qui inattivi ingrossando le fila dei NEET. Così, oltre a dissipare preziose risorse collettive si incrina la tenuta sociale dell’intero Paese”.

Secondo l’analisi della Portavoce del Forum Giovani, infatti, “è il patto generazionale che ha costituito per decenni le fondamenta della nostra nazione ad essere oggi in crisi: i cambiamenti nel mondo del lavoro, la riduzione dei redditi, la precarizzazione dei contratti e l’aumento delle partite iva hanno stravolto il rapporto tra vecchie e nuove generazioni e i giovani più di altri hanno risentito della crisi economica che ha ridotto i loro spazi di futuro e li ha espulsi da ogni tipo di welfare e da qualsiasi scelta democratica”.

Di fronte a questa situazione, ha spiegato Pisani, “il nostro impegno consiste nel sostenere i giovani e le grandi associazioni nazionali che sprigionano importanti energie per dare loro voce e opportunità nel dibattito pubblico”. “Intervenendo oggi nella mia meravigliosa regione”, ha concluso la portavoce del FNG, vorrei sottolineare che “il lavoro è uno dei pilastri sul quale indipendenza e dignità individuale si coniugano con la qualità e la serenità dei rapporti sociali. Tuttavia ciò che manca è’ la consapevolezza che sia cambiata l’organizzazione del lavoro e la struttura del nostro assetto produttivo. Un fenomeno che interessa tutto il Mezzogiorno ma in particolare la Basilicata: è impensabile non agire con decisione per invertire il segno di previsioni che indicano una perdita di circa 90mila abitanti in poco più di venti anni, di cui il 70% giovani, che si spostano soprattutto per ricercare opportunità di lavoro. La nostra sia terra di opportunità, non di abbandono’

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