L’ASSOCIAZIONISMO PER RINNOVARE LA NOSTRA “COMUNITÀ DI VITA” LA PORTAVOCE MARIA PISANI SULL’HUFFINGTON POST

Nel corso del consueto discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indicato un’esigenza importante e precisa dei cittadini italiani: il bisogno di “riconoscersi come una comunità di vita”.

Una necessità avvertita diffusamente nel nostro Paese. Una comunità, la nostra, che trova fondamento nella rappresentanza degli interessi di tutti i cittadini e nella tutela più autentica dei principi sanciti dalla Costituzione repubblicana.È proprio la Carta, infatti, a formulare nitidamente i valori, le prospettive, i diritti e i doveri che ci consentono di concepirci come “comunità” e che ci forniscono la possibilità di guardare al futuro con maggiore coesione e solidarietà, oltre la “retorica dei buoni sentimenti” cui proprio il Presidente Mattarella nel suo intervento faceva richiamo.

E sempre nel messaggio di fine anno il Presidente della Repubblica ha sottolineato il valore delle associazioni che operano nel volontariato: “Rappresentano una rete preziosa di solidarietà. Hanno ben chiara la pari dignità di ogni persona e meritano maggiore sostegno da parte delle istituzioni, anche perché, sovente, suppliscono a lacune o a ritardi dello Stato negli interventi in aiuto dei più deboli, degli emarginati, di anziani soli, di famiglie in difficoltà, di senzatetto. Anche per questo vanno evitate ‘tasse sulla bontà'”.

Il volontariato è espressione alta di umanità. Sono tantissimi i giovani che spendono ogni giorno il proprio tempo, le proprie intelligenze e le proprie energie: sono loro a rappresentare un’enorme ricchezza sociale e culturale da valorizzare garantendo sostegno istituzionale e occasione di partecipazione democratica alle scelte pubbliche.

Come le realtà del Terzo Settore e del No profit, il mondo dell’associazionismo giovanile che il Forum Nazionale dei Giovani rappresenta è parte di un’Italia laboriosa, attenta, impegnata a ricucire socialmente il Paese e a offrire fiducia a una generazione che spesso si è sentita inascoltata, delusa, tradita dalla politica e che, con tanta fatica, abbiamo continuato a motivare e supportare, una generazione che non vuole assistere al cambiamento ma vuole esserne parte, motore propulsore.

E negli ultimi anni, abbiamo richiamato la politica, le istituzioni, le organizzazioni sindacali e di categoria a operare tendo conto degli effetti della crisi economica verso i più giovani. D’altronde, quale società può definirsi sicura se privata dei “valori positivi della convivenza”? E quale comunità che intende costruire il proprio futuro può fare a meno delle giovani generazioni?

Anche noi, infatti, pensiamo che la sicurezza sia “condizione di un’esistenza serena”. E nei quasi quindici anni di attività del Forum abbiamo operato in questa direzione: rispetto dell’individuo, costruzione di un tessuto sociale più solido, contrasto alla criminalità organizzata, educazione alla legalità, promozione di strategie per ridurre il degrado urbano e l’esclusione sociale. La nostra azione, unita a quella delle tantissime associazioni italiane che producono solidarietà e coesione sociale, è sempre stata orientata a costruire cultura, a consolidare i diritti individuali e lavorativi, a offrire opportunità per i giovani, a eliminare sacche di povertà e ingiustizia sociale.

Questa è una delle missioni che il Forum Nazionale dei Giovani persegue: arricchire l’Italia e l’Europa di esperienze solidali e cooperative per lenire il dolore e per garantire coesione sociale, ovvero per offrire uno sviluppo sostenibile alla comunità nazionale e internazionale. Il nostro è un “lavoro tenace, coerente, lungimirante” che ha prodotto risultati concreti. Offriamo “un lavoro approfondito, che richiede competenza e che costa fatica e impegno”, che ci ha consentito di raggiungere traguardi importanti.

Le parole del Presidente della Repubblica rinfrancano perché indicano un’attenzione che abbiamo spesso chiesto alle istituzioni pubbliche del Paese e che non sempre, però, abbiamo ricevuto. Ci auguriamo che il Governo e il Parlamento si attivino concretamente per dar seguito a tali richiami. Il Forum Nazionale dei Giovani ha perfezionato proposte di intervento su moltissimi temi che attendono l’ascolto ed il confronto delle istituzioni.

Anche “la dimensione europea” nella quale “l’Italia ha scelto di investire e di giocare il proprio futuro” è il campo d’azione di tanta parte della nostra attività internazionale: oggi rappresentiamo la voce autorevole del nostro Paese presso il Forum Europeo dei Giovani con dedizione, ma necessitiamo di sostegno e coinvolgimento per coniugare sussidiariamente e lealmente le molte iniziative associazionistiche con quelle degli operatori istituzionali pubblici.

Il Presidente Mattarella ci ha richiamati tutti a riconoscerci come comunità: per questo c’è bisogno di maggiore impegno al confronto e all’ascolto perché tutta questa grande esperienza associativa “è spesso arrivata con più efficacia e più calore umano, in luoghi più remoti, non raggiunti dalle istituzioni pubbliche”.

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