Riforma svecchia Senato. Pisani: “una riforma importantissima che avevamo chiesto da tempo a tutte le forze politiche”

I 18enni potranno votare per il Senato e i 25enni potranno essere eletti Senatori. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato un emendamento che parifica non solo l’elettorato attivo ma anche quello passivo del Senato a quello della Camera.

“E’ una riforma importantissima che avevamo chiesto da tempo a tutte le forze politiche, per dare a milioni di giovani, che sono cittadini italiani, uguali diritti politici, per favorire la più ampia partecipazione dei giovani alla vita politica e democratica del nostro Paese. – afferma la Presidente del CNG, Maria Pisani in un intervento su ServizioCivileMagazone.it – Perché per ridurre l’emergenza giovanile c’è bisogno non più semplicemente di un “patto generazionale” ma di un nuovo “patto sociale” che ridia spazio e definisca una nuova prospettiva per i giovani nella società. In tal senso l’emendamento approvato nei giorni scorsi, è un segnale straordinario nel senso un rinnovato senso di fiducia, di responsabilità, di interesse del bene comune. […]

Una maggiore partecipazione giovanile renderebbe più efficiente qualsiasi intervento economico e sociale. Con il Piano di lavoro per la gioventù 2016/2018, il Consiglio europeo ha posto agli Stati membri l’obiettivo di una maggiore partecipazione di tutti i giovani alla vita democratica e civica in Europa, invitando a promuovere processi di cittadinanza attiva. L’obiettivo è avvicinare le nuove generazioni e rafforzare il loro protagonismo nella definizione delle politiche che li riguardano. Anche per questo, la Commissione Europea promuove lo strumento del dialogo strutturato che coordiniamo, ogni anno, per l’Italia, un processo consolidato per la partecipazione all’attività decisionale nel settore giovanile tra gli Stati Europei, uno spazio aperto ai giovani.

[…] Sbaglia infatti chi pensa che i giovani italiani vogliano e possano affidare il proprio futuro solo a traiettorie individuali, nella splendida solitudine delle proprie aspirazioni. Non è così. Proprio per questo, abbiamo provato ad accrescere nelle istituzioni una nuova sensibilità per coinvolgere i giovani in tutti i processi decisionali e renderli non semplicemente soggetti destinatari ma protagonisti attivi delle scelte pubbliche.”

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