“Come Consiglio Nazionale dei Giovani, in considerazione delle misure emanate dal Governo con il decreto “Cura Italia”, abbiamo presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri alcune proposte per fronteggiare le conseguenze economiche e sociali della pandemia, che rischiano di ricadere soprattutto sulle nuove generazioni.” È quanto dichiara Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, organo consultivo cui è demandata la rappresentanza dei giovani nella interlocuzione con le Istituzioni.
“Dall’istituzione di un Bonus “Giovani” allo stanziamento di un fondo ad hoc per l’esenzione parziale del pagamento delle tasse universitarie oltre la “no tax area”, all’incremento del Fondo Integrativo Statale per le borse di studio, al riconoscimento di contributi a fondo perduto per le locazioni, all’aggiornamento delle graduatorie d’istituto 2019/20 e alla riapertura delle stesse per via digitale, scongiurando il posticipo di un anno che può “precarizzare” ulteriormente l’istruzione per i più giovani in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese.”
In merito all’occupazione giovanile, la Presidente ha affermato: “La priorità sarà varare un piano straordinario per il lavoro, ricorrendo all’esonero integrale per trentasei mesi, nel limite di 8.060€ annui, dal versamento dei contributi previdenziali per tutti i datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato giovani under 35, all’istituzione di un fondo residuale che consenta l’erogazione di una forma di sostegno al reddito in favore dei giovani under 35 che hanno sospeso o ridotto la propria attività e non beneficiano delle indennità già previste, come tirocinanti extracurriculari, lavoratori occasionali e praticanti degli ordini professionali non iscritti alle relative casse di previdenza privata, alla sospensione totale delle imposte di soggiorno a sostegno dei giovani lavoratori del settore turistico, all’erogazione di finanziamenti a tasso 0% per le piccole e medie imprese per importi pari a 20.000 € che diventano 50.000 € per i progetti di aggregazione, fusione e rafforzamento dei sistemi di cooperazione societaria.”
“Infine, a sostegno dell’associazionismo è indispensabile l’istituzione di un Fondo nazionale dedicato, oltre a nuove procedure semplificate di richiesta del 5×1000, entro un congruo termine oltre il quale il fondo complessivo del 5×1000 così residuato, andrebbe a incrementare le disponibilità del Fondo dell’anno corrente. In questo modo, a circa 55.000 enti del Terzo Settore verrebbero attribuiti non 500 milioni, bensì 1 miliardo di euro.” Ha concluso la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani.
Leggi le proposte del Consiglio Nazionale dei Giovani.