Roma – 11 giugno 2020. “Nell’esprimere la nostra soddisfazione per l’importo complessivo delle risorse stanziate dall’ultima proposta della Commissione Europea per il prossimo bilancio a lungo termine per il 2021-2027, ed in particolare per il progetto Next Generation UE per cui anche l’Italia si era battuta, non possiamo esimerci tuttavia dal manifestare il nostro disappunto per le previsioni di investimento modificate al ribasso, con una diminuzione preoccupante di 6 miliardi di euro, per progetti europei di fondamentale importanza per le giovani generazioni, quali Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà”. È quanto dichiara Vittorio Gattari, Delegato alla Cooperazione Europea e alla Mobilità Internazionale del Consiglio Nazionale dei Giovani.
“Nell’ultimo anno ci eravamo già espressi, insieme ai Consigli Nazionali della Gioventù degli altri Paesi, a favore di un considerevole aumento di tali fondi poiché i programmi europei per la mobilità giovanile stimolano e facilitano non solo l’acquisizione di competenze e conoscenze e l’inclusione sociale dei giovani ma contribuiscono anche a costruire una comune identità e una reale integrazione europea. Per quanto il piano NextGenerationEu lanciato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen sia ambizioso, non condividiamo le ragioni di una riduzione dei finanziamenti per programmi che hanno garantito, sino ad oggi, ottimi risultati. Allo stesso modo, pur essendo lieti che la Commissione Europea abbia accolto la richiesta di aumentare gli stanziamenti per l’occupazione giovanile nell’ambito del Fondo sociale europeo Plus (FSE +), permangono tuttavia dubbi sulla dotazione complessiva del FSE + che sembrerebbe diminuita rispetto alla proposta del 2018. Altresì la destinazione dei fondi per l’occupazione giovanile nel FSE + sembrerebbe rimanere al di sotto degli 8,8 miliardi di Euro nell’attuale bilancio dell’UE. Per questo abbiamo scritto al Ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola, perché crediamo che nella cruciale fase di negoziazioni delle prossime settimane, questi investimenti debbano essere rimessi al centro della discussione reintroducendo nuovamente le risorse stimate prima dell’emergenza sanitaria. Se c’è una generazione che rischia di pagare maggiormente la crisi economica in corso è proprio quella degli studenti e giovani lavoratori”. Così la Presidente del CNG, Maria Cristina Pisani.