La nuova crisi ancora in corso non farà che aggravare il nostro ascensore sociale

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Entro la fine del 2020 la disoccupazione nei Paesi Ocse raggiungerà livelli record a causa della crisi attuale e si attesterà al 9,4% nel quarto trimestre. Nel nostro Paese i dati ci dicono che la situazione è addirittura peggiore: a fine 2020 la disoccupazione dovrebbe raggiungere il 12,4%. A pagarne maggiormente le conseguenze saranno sempre, e in ogni caso, le giovani generazioni che rischiano di vedere peggiorare le proprie condizioni lavorative.

Una nota positiva in questi ultimi giorni, tuttavia, c’è: l’Italia porta a casa un successo straordinario con l’accordo raggiunto sul Recovery Fund. Ma per cambiare davvero volto al Paese è indispensabile che i 209 miliardi vengano immediatamente utilizzati per avviare nuove riforme e maggiori investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, in formazione, digitalizzazione, per garantire la ripresa occupazionale di milioni di donne e giovani chiamati a pagare il conto di un debito pubblico che aumenterà oltre il 150% nel 2021, decine e decine di miliardi che proprio loro dovranno rimborsare e per scongiurare il rischio, molto concreto, che si accentuino, ancora, le disparità generazionali nel nostro Paese.