La decisione odierna della Camera dei Deputati di istituire ufficialmente il 21 marzo come “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è una notizia estremamente positiva.
Si tratta del frutto di un lungo percorso intrapreso da anni dalle realtà dell’antimafia sociale a cominciare da Libera, si tratta del riconoscimento del fondamentale ruolo della costruzione di una memoria condivisa nella lotta alle mafie a condizione che questa non porti alla celebrazione di una mera ricorrenza ma serva a potenziare il quotidiano impegno di tanti giovani. La decisione di far cadere questa data il primo giorno di primavera rappresenta inoltre una felice intuizione che non lega la memoria a un singolo evento luttuoso ma permette di ricordare egualmente tutte le vittime e di valorizzare il risveglio dell’impegno civile. Nicola Pedretti, Consigliere delegato alla Legalità
“Reputo particolarmente felice lo spazio riconosciuto nella legge alle scuole a agli studenti. Essa, infatti, prevede che gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, in occasione della Giornata nazionale, promuovano iniziative finalizzate alla sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alle mafie e sulla memoria delle vittime delle mafie. E’ dai banchi di scuola, infatti, che è opportuno formare i più giovani ai principi della legalità e dell’antimafia e coltivare la memoria storica di ciò che la lotta alla mafia ha rappresentato e rappresenta ancora nel nostro Paese. Michele Masulli, Consigliere delegato alla Scuola.