Partire o Restare? La questione giovanile nell’Italia post-Covid

Lunedì 29 giugno, dalle 18 alle 20 si svolgerà un evento online organizzato da Learn More. Una conversazione sulla questione giovanile, l’emigrazione e Covid-19, con la presentazione di dati in esclusiva dalla ricerca Next Generation Italy condotta da Learn More per il British Council.
L’evento si svolgerà sulla piattaforma Zoom e in diretta streaming sui social di Learn More e Agenzia DIRE, Consiglio Nazionale Giovani, Repubblica degli StagistiAssembraMenti.

Interverranno Lorenzo Newman (Direttore Learn More), Lia Quartapelle (Parlamentare PD), Deborah Bergamini (Parlamentare Forza Italia) e Giulio Saputo (Presidente di Assemblea Consiglio Nazional Giovani). Modererà l’evento Francesco Cancellato (Vicedirettore Fanpage.it)

Con il Covid-19 apparentemente destinato a rimanere parte delle nostre vite almeno per un altro anno, l’emigrazione rischia di non essere più un’opzione per i giovani. Per gli under-30, che negli ultimi 10 anni hanno lasciato l’Italia in numeri da record, si chiude una delle poche strade per realizzarsi a livello personale e lavorativo.

Come reagiranno i giovani italiani, privati di questa valvola di sfogo? Quali sono le conseguenze sociopolitiche di questa tendenza nel contesto di una disoccupazione giovanile che il post-Covid sembra destinato a spingere ben oltre i tassi del 2019, che erano già tra i più alti d’Europa?

Ne parleremo durante l’evento con Lorenzo Newman, Lia Quartapelle, Deborah Bergamini, Giulio Saputo e Francesco Cancellato.

Next Generation Italy è una ricerca commissionata dal British Council e realizzata da Learn More in consorzio con Quorum e Matter, con il sostegno di una task force di esperti composta da Irene Tinagli, Marta Dassù e Salvatore Vassallo. I primi risultati della ricerca sono stati presentati alla Conferenza di Pontignano del 2019. La ricerca intera verrà lanciata ufficialmente dal British Council a settembre nel contesto della stagione UK/Italy 2020 Season of Culture – Being Present.

Next Generation Italy rientra in una serie di progetti di ricerca del British Council su scala mondiale titolata Next Generation, che mira a raccogliere dati per esplorare i bisogni, le potenzialità e le aspirazioni dei giovani (18–30). L’obiettivo di Next Generation è comprendere le attitudini e le aspirazioni dei giovani, dare spazio alle loro opinioni e porre le basi per una politica giovanile in linea con quanto emerso dalla ricerca.

Dalla ricerca italiana è emerso un forte pessimismo sul futuro, motivato soprattutto dalle condizioni di lavoro dei giovani. Il 70% dei giovani coinvolti nella ricerca ritiene basso o pessimo il tenore di vita di un giovane in Italia oggi.

I giovani italiani sono pienamente consapevoli degli svantaggi che la loro generazione si trova ad affrontare, molti dei quali trovano espressione dal tasso di disoccupazione giovanile dell’Italia, storicamente tra i più alti d’Europa. Molti intervistati hanno indicato la mancanza di un lavoro sicuro come l’ostacolo che impedisce di andare a vivere per conto proprio e di sposarsi.
Molti giovani segnalano la mancanza di posti di lavoro, le assunzioni discriminatorie, le pratiche contrattuali di sfruttamento e altre problematiche. Molti intervistati hanno indicato la mancanza un lavoro sicuro come l’ostacolo che impedisce di andare a vivere per conto proprio o mettere su famiglia.

Queste evidenze variano, con attitudini negative sugli argomenti esaminati in questa ricerca in linea generale più diffuse al Sud, e tra i sottoccupati e disoccupati. In particolare, la sfiducia nella politica e nella meritocrazia lavorativa aumenta significativamente una volta superati i 25 anni, età media in cui i giovani italiani accedono al mercato del lavoro (fonte: OCSE 2019). Ad esempio, il 37% dei ragazzi tra i 18 e i 22 anni ripone fiducia nei partiti politici; rispetto al 29% dei giovani della fascia compresa tra i 27-
30 anni. Tra i 18 e i 22 anni il 30% dei giovani ritiene l’istruzione determinante nel trovare un buon lavoro e il 14% ritiene importante farsi raccomandare. Tra i 27 e i 30 anni invece solo il 23% crede nell’istruzione mentre il 19% sostiene che farsi raccomandare sia fondamentale. Molti dei ragazzi coinvolti nei focus group ci hanno raccontato che l’emigrazione può rappresentare un modo per sfuggire alle frustrazioni della vita lavorativa in Italia. Il 54% dei giovani coinvolti nella ricerca prenderebbe in considerazione di emigrare o ha già vissuto all’estero. Il motivo più citato è l’impiego: il 43% dei giovani emigrerebbe innanzitutto per trovare un buon lavoro. Questi e altri dati sono stati raccolti grazie a un sondaggio di 2015 giovani, 5 focus group e 22 interviste. La ricerca è stata realizzata da Learn More con il supporto di Quorum sotto la supervisione di
Christine Wilson del British Council.

Learn More è un centro studi specializzato nell’analisi dei sistemi d’apprendimento attivo dal 2016 con sedi a Milano e Londra. Lavoriamo come consulenti e formatori per ministeri, grandi ONG, agenzie delle Nazioni Unite e della Commissione Europea per migliorare i processi di apprendimento dei sistemi educativi in Italia e nel mondo. Dal 2020, Learn More svolge anche iniziative spontanee di RicercAzione. L’evento del 29 giugno è la prima di queste iniziative. Sul nuovo sito di Learn More è
disponibile anche un’anteprima della prossima RicercAzione: il Vademecum per la Scuola Decentrata, in uscita a ottobre 2020.