Audizione del CNG presso l’11ª Commissione del Senato della Repubblica

Mercoledì 8 luglio 2020, il Consiglio Nazionale dei Giovani, rappresentato dal Consigliere di Presidenza Alessandro Fortuna, è stato audito in videoconferenza, in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari della 11ª Commissione del Senato (Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), nell’ambito dell’affare n. 453 in merito alle ricadute occupazionali dell’epidemia da Covid-19.

Leggi la Memoria presentata in occasione dell’audizione.

Guarda il video dell’audizione.

Di seguito la sintesi dell’audizione a cura di InfoParlamento.

Commissione Lavori (11a– Affare assegnato riguardante ricadute occupazionali dell’epidemia da Covid-19, azioni idonee a fronteggiare le situazioni di crisi e necessità di garantire la sicurezza sanitaria nei luoghi di lavoro (n. 453) – Audizione di rappresentanti del Consiglio nazionale dei giovani – Sintesi diretta web.

 

Il Dott. Alessandro Fortuna, Consigliere di presidenza con delega alle politiche del lavoro e previdenza sociale, ha fatto presente come le misure intraprese in questi mesi dal governo, come lo smart working, il massiccio ricorso ad ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti, abbiano contenuto i danni, ma nell’azione dell’esecutivo ci sono state due criticità:

  • L’esclusione da qualsiasi forma di sostegno al redditivo di una parte dei lavoratori. È il caso dei tirocinanti e dei lavoratori stagionali non appartenenti al settore del turismo. Sarebbe stata necessaria una misura di portata universale, non lasciata alla buona volontà di singole regioni.
  • Le misure si sono orientate esclusivamente a chi era già inserito nel mercato del lavoro, invece non è stata tutelata la promozione delle opportunità occupazionali per tutti quei giovani che avevano da poco terminato o abbandonato un percorso di studi.

 

In merito a quest’ultimo aspetto ha fatto presente che il Consiglio Nazionale dei giovani (CNG) ha già presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una proposta di incentivo all’occupazione stabile, che ripristini il modello della decontribuzione previdenziale per 36 mesi per tutte le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dai datori di lavoro privati. Inoltre si propone di garantire l’esonero contributivo anche per i mesi del contratto a tempo determinato, con la previsione della sua estensione fino ai 36 mesi nel caso di conversione a tempo indeterminato.

Ha ricordato che ieri l’OCSE ha evidenziato che l’Italia sarà tra i paesi più colpiti dalle ricadute dall’emergenza Covid-19 e ha invitato il nostro paese ad agire rapidamente per aiutare i propri giovani a mantenere un legame con il mercato del lavoro, per esempio riprendendo e rinnovando significativamente il programma Garanzia giovani e suggerendo incentivi all’assunzione, concentrati su gruppi più vulnerabili. Quindi il dott. Fortuna ha fatto presente che il CNG ha inquadrato questa platea di gruppi più vulnerabili nel requisito anagrafico dei soggetti under 35 e ha sottolineato come sia importante rimettersi al tavolo in maniera condivisa per ricalibrare lo strumento di Garanzia giovani.

Ha ricordato che il CNG ha anche proposto nel confronto con l’European Youth Forum di creare una piattaforma di monitoraggio a livello europeo per rilevare le diverse criticità nell’utilizzo del sistema delle garanzie.

Altresì ha evidenziato l’importanza di spostare l’agenda politica in maniera organica sui giovani, anche per garantire la sostenibilità del sistema. Infatti, il nostro sistema di previdenza sociale si basa sullo scambio generazionale, è quindi fondamentale che vi sia l’ingresso di giovani lavoratori nel mercato del lavoro e che vi sia una visione di ampio respiro.

Un altro tema importante su cui ha richiamato l’attenzione è quello degli orizzonti previdenziali dei giovani. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, anche perché questa pandemia ha creato uno spostamento in avanti di mesi delle prospettive occupazionali dei giovani, che non fanno che creare ulteriori buchi contributivi di cui non vi è traccia di copertura pensionistica. Per tale ragione il CNG insiste sulla necessità di riavviare i tavoli di concertazione sui termini pensionistici, in particolare quelli relativi alla cosiddetta “pensione di garanzia giovani”, nel cui contesto chiedono di poter partecipare per essere portatori delle istanze del mondo giovanile. 

Ha sottolineato come le conseguenze della pandemia possono aver effetti importanti sul nostro paese, che già presentava una situazione drammatica, soprattutto se paragonata con gli altri Stati membri dell’Unione. In base ai dati Istat in Italia c’è un livello di disoccupazione pari al 7,8%, che restringendolo al quadro giovanile aumenta vertiginosamente al 23,5%. A questi si aggiungono i soggetti inattivi, cioè coloro che nemmeno cercano un lavoro. Quindi ha fatto presente che il CNG ha pensato di proporre un di diritto universale all’orientamento e all’accompagnamento degli studenti nel mondo del lavoro, puntando su una formazione più legata ai diversi modelli produttivi, e parametrata ai contesti territoriali. In questo senso potrebbe essere utile far riferimento ad altri modelli europei per le politiche attive. Quindi ha dichiarato:” … da questo punto di vista noi crediamo sia fondamentale dare una netta sterzata agli effetti delle politiche attive del nostro paese. Un esempio su tutti lo abbiamo nella pubblica amministrazione. E’ di ieri la notizia che tra un paio di anni i pensionati pubblici supereranno i dipendenti pubblici. Ad ora ci attestiamo a 3,2 milioni di dipendenti pubblici, contro i 3 milioni di pensionati e di questi 3,2 milioni circa 800.000 unità sono over 62 anni o sono prossimi a richiedere la pensione. Qui scontiamo circa 15 anni di blocco assunzione. Anche questo è un esempio della strategicità di questo cambio di passo che è importante … ”

 

Ha proseguito sottolineato l’importanza di agevolare la transizione digitale della PA.

 

Altresì ha richiamato altre figure che hanno scontato pesantemente e continuano a scontare il periodo di lockdown. E’ il caso dei lavoratori del mondo sportivo, questi andrebbero maggiormente sostenuti anche perché si tratta di una platea per lo più giovanile, senza rapporti di lavoro stabili. Stesso discorso per i lavoratori del mondo dello spettacolo, anche questi a prevalenza under 35.  Questi soggetti non possono ritenersi ristorati dalle indennità riconosciute, che non sono assolutamente adeguate a dare tranquillità alla tenuta della singola attività. A questo proposito ha ricordato che molte aziende pensano di chiudere a seguito della pandemia, ciò è da evitare.

Un altro aspetto importante su cui ha richiamato l’attenzione è quello relativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro soprattutto per quanto riguarda i giovani, perché spesso, a causa dei loro contratti temporanei, si sorvola su tale aspetto.

Importante anche il diritto alla formazione e il potenziamento della rete digitale in tutte le aree del paese, anche per garantire pari opportunità.

Il sen. De Vecchis (Lega) ha fatto presente di avere letto i dati sulla PA e sul fallimento del turn over. Lo ritiene un dato preoccupante.

In tema di lavoro agile ha richiamato un articolo di Pietro Ichino, in cui si riportano critiche allo smart working che condivide. Infatti, ritiene necessario riscrivere nuove regole per questa modalità di lavoro nella PA, per evitare quella che Ichino definisce la vacanza perenne.

Più in generale ha invitato ad avere cautela quando si parla di lavoro agile, occorre infatti considerare anche i pesanti contraccolpi che ha inflitto ad alcuni settori, come le mense e la ristorazione, e il problema dell’assenza di socializzazione. Ritiene, quindi, necessario scrivere un nuovo contratto collettivo del digitale.

 

La sen. Toffanin (FI) ha affermato di condividere le osservazioni del collega De Vecchis circa il lavoro agile. Infatti, anche se ha rappresentato una soluzione importantissima per la conciliazione vita-lavoro durante il lockdown, adesso diventa un sistema di lavoro che deve essere rimodulato e usato con la giusta misura.

In merito agli incentivi per il lavoro per l’occupazione giovanile, ha detto di condividere la necessità di renderli organici e continuativi e la proposta di applicarli anche per i contratti a tempo determinato.

Infine ha domandato al rappresentate del CNG come ritiene che si possa conciliare la sicurezza sui posti di lavoro per evitare il contagio da covid-19, quindi il rispetto delle regole da applicare nel luogo di lavoro, con quanto avviene nei posti di divertimento dove spesso le regole di distanziamento e di sicurezza non vengono rispettate.

 

Il sen. Floris (FI) ha detto di apprezzare il ragionamento fatto dal dott. Fortuna in merito alla preoccupazione sul lavoro dei giovani e sul sistema pensionistico. E’ un aspetto su cui bisogna insistere, quindi ha invitato il CNG ha rappresentare tale problema al Governo.

Il sen. Maffoni (FdI) si è soffermato sullo smart working, facendo presente che come sindaco sta riscontrando difficoltà a far rientrare i dipendenti comunali in ufficio. Sicuramente il lavoro agile è stata una grande opportunità nel periodo di lockdown ma ora, che gran parte delle persone hanno ripreso a muoversi, ritiene fondamentale la presenza dei lavoratori, soprattutto negli enti pubblici.

Ha proseguito evidenziando che, confrontandosi con alcuni imprenditori, è emersa, la grande difficoltà per il comparto industriale di avere personale specializzato e formato, anche per far fronte alla concorrenza delle grandi aziende europee.

 

Il sen. Romagnoli (M5S) ha sottolineato come la pandemia abbia messo in luce tutte le carenze del nostro sistema sociale.

Ritiene necessario agire per far sì che i nuovi strumenti usati nel corso del lockdown, come lo smart working, possano continuare ad essere utilizzati per aiutare il nostro paese a fare lo scatto culturale che serve.

La Presidente della Commissione si è soffermata sui tirocinanti ricordando che non sono lavoratori ma risorse che devono essere affiancate per imparare. Spesso però c’è la cultura aziendale di non investire in queste risorse. Quindi ha chiesto al rappresentante del CNG se ha proposte per rimodulare il percorso di tirocinio.

Altresì ha domandato cosa ne pensi del sistema duale, cioè del percorso di lavoro e scuola che vanno di pari passo, come nel sistema tedesco.

Infine ha domandato quanto ritenga importante la formazione all’interno dei contesti lavorativi e se non sia il caso di porre attenzione anche alla formazione dell’imprenditore.

Il Dott. Alessandro Fortuna, in premessa, ha spiegato che il CNG è un organismo di rappresentanza di secondo livello del mondo associativo giovanile e che lui proviene dal mondo sindacale, dalla UIL. Per questo ha ricordato che Ichino già parlava ai tempi dell’articolo 18 che la sua rimozione avrebbe fatto accorrere aziende in Italia, invece il fenomeno della migrazione dei grandi gruppi di impresa continua a persistere, salvo il depotenziamento dei diritti dei lavoratori.

In merito allo smart working nella pubblica amministrazione, ha affermato che i lavoratori vogliono rientrare nei luoghi di lavoro però lo vogliono fare in sicurezza. Inoltre, ha evidenziato come lo smart working nella pubblica amministrazione durante il lockdown, non sia stato un lavoro agile ma piuttosto un home-working, cioè un lavoro da casa dove i lavoratori hanno messo la rete e le risorse. Ha affermato che il CNG condivide a pieno la necessità di regolare meglio lo smart working e che a questo riguardo le parti sociali stanno lavorando con il Ministero della funzione pubblica per avvicinare la contrattazione alla disciplina dello smart working, anche perché questo modo di lavorare si presta facilmente a forzature e a soprusi. Ci sono lavoratori che si sono trovati a lavorare dalle 7 di mattina alle 10 di sera.

Inoltre, ha sottolineato che i lavoratori della PA hanno un’età media alta e non sono stati formati adeguatamente all’utilizzo degli strumenti informatici. Allo stesso tempo le pubbliche amministrazioni non si sono dotate di strumenti per poter gestire da remoto le attività, quindi a suo avviso non c’è alcuna colpa nei lavoratori. Ha ribadito che i dipendenti pubblici vogliono tornare in ufficio, ma è necessario che ci siano tutte le condizioni di sicurezza. Le parti sociali e anche il CNG sono a disposizione per dare il proprio contributo.

Altresì ha nuovamente affermato la necessità di regolamentare e contrattare lo smart working, anche dal punto di vista di sicurezza da remoto. Ritiene necessario un cambio di mentalità su questa modalità di lavoro, che sicuramente non è una vacanza.

In merito agli incentivi all’occupazione, il CNG propone una rimodulazione degli incentivi all’occupazione esistenti, anche perché basta andare sul sito dell’ANPAL per vedere i tanti incentivi che esistono, ma questo crea confusione per i datori di lavoro, che molto probabilmente neanche sono a conoscenza di tutti questi strumenti. Pe il CNG sarebbe più utile avere un sistema di incentivazione organico, che sia monitorato nei suoi risultati e non costituisca solo una forma di manodopera a minor cost.

Rispondendo alla senatrice Toffanin circa la sicurezza nei luoghi di lavoro e l’atteggiamento dei giovani nei luoghi di divertimento, ha invitato a riflettere sul comportamento responsabile che i ragazzi hanno dimostrato durante il lockdown e sul fatto che nei luoghi della movida non ci sono solo giovani.

Per quanto riguarda gli aspetti previdenziali, ha ricordato che questo rappresenta una battaglia fondamentale per il CNG e rientra tra i suoi obiettivi di mandato. Quindi ha evidenziato come i giorni di lockdown siano stati pesanti per molti giovani lavoratori, come quelli dello spettacolo, che costruiscono il loro portafoglio pensionistico a giornate. E’ evidente che loro si ritroveranno con un buco non indifferente sia a livello pensionistico che a livello retributivo.

Ha detto di essere consapevole che in Italia ci sono tante eccellenze tra i giovani, quindi si deve evitare che migrino. In particolare, in Italia c’è un problema di migrazione dal Mezzogiorno e dalle aree rurali verso le aree centrali e il fenomeno delle migrazioni fuori dal paese.

In merito ai tirocinanti, il CNG suggerisce di ragionare su una formazione funzionale all’ingresso nel mondo del lavoro e su tutele che valgano per tutti. Ha proposto di delineare una cornice normativa nazionale di garanzie, come già avviene per il compenso minino riconosciuto ai tirocinanti. Quindi ha aggiunto che non hanno ritenuto corretto che solo alcune regioni abbiano riconosciuto l’indennità ai tirocinanti durante il lockdown, perché si è creata una disomogeneità ingiusta.

Per quanto riguarda il sistema duale, ha fatto presente che il CNG sostiene la promozione di percorsi di transizione scuola lavoro, anche attraverso un miglioramento dell’istruzione tecnica e della formazione professionale. Lo strumento dell’alternanza scuola-lavoro andrebbe sostenuto e calibrato secondo le diverse realtà e le diverse esigenze.