Terminata la prima Conferenza della Gioventù dell’VIII Ciclo di Dialogo dell’Ue con i Giovani. Sette le proposte emerse dal confronto.

La Conferenza della Gioventù dell’UE di Berlino (tenuta straordinariamente online), realizzata sotto il semestre di Presidenza tedesca del Consiglio dell’UE e nell’ambito del processo di Dialogo dell’UE con i giovani, si è conclusa con la presentazione dei risultati al Ministro federale della Gioventù Franziska Giffey che ha preso l’impegno di discutere le richieste e le proposte emerse con i suoi colleghi in Europa. I lavori si sono focalizzati sullo Youth Goal 9, “Spazio e partecipazione per tutti: Rafforzare la partecipazione democratica e l’autonomia e fornire spazi dedicati ai giovani in tutti i settori della società.”

Il Dialogo dell’UE con i Giovani è, infatti, un meccanismo di consultazione tra i giovani e i responsabili delle decisioni politiche, che si svolge nel quadro della Strategia dell’UE per la Gioventù. Mira fondamentalmente a garantire che le opinioni, i punti di vista e le esigenze dei giovani e delle organizzazioni giovanili siano presi in considerazione nella definizione delle politiche dell’UE. Le conclusioni, elaborate alla fine di ogni Ciclo, che dura 18 mesi e vede l’alternanza di tre Paesi alla Presidenza, sono poi presentate al Consiglio dell’Unione Europea che può, infine, adottare un documento strategico contenente le opinioni dei giovani.

La nuova Strategia della UE per la gioventù promuove la partecipazione dei giovani alla vita democratica, ne sostiene l’impegno sociale e civico e punta a garantire che tutti i giovani dispongano delle risorse necessarie per prendere parte alla società in cui vivono.

Alla Conferenza di Berlino hanno preso parte per il Consiglio Nazionale dei Giovani il Consigliere di Presidenza Vittorio Gattari e i delegati Martina Bo e Antonio Argenziano. Dopo molte sessioni di confronto con i politici dell’UE e workshop, sette sono le richieste principali emerse, che saranno alla base del lavoro dei prossimi mesi:

  1. Chiediamo che il pensiero critico diventi parte del programma scolastico obbligatorio della scuola privata e pubblica per almeno 1 ora a settimana dai 10 ai 16 anni, al fine di combattere le fake news e la disinformazione attraverso i media e l’alfabetizzazione informatica e per promuovere la partecipazione / motivazione dei giovani a essere una parte del dibattito.
  2. Chiediamo processi di co-decisione a tutti i livelli con i giovani e le organizzazioni giovanili implementate attraverso un approccio basato sui diritti.
  3. Chiediamo di garantire ai giovani l’accesso al processo decisionale formale abbassando l’età di voto e la possibilità di candidarsi in politica a 16 anni in tutte le elezioni, assicurando nel contempo a tutti i giovani l’opportunità di acquisire competenze e motivazione sufficienti per partecipare attivamente e passivamente alle elezioni, oltre a rimuovere tutte le barriere al voto.
  4. I decisori politici dovrebbero incoraggiare e investire in processi specifici che amplifichino le voci delle giovani minoranze e assicurino il loro coinvolgimento diretto.
  5. Chiediamo un nuovo Fondo UE per creare e sostenere spazi per i giovani.
  6. Chiediamo che la Commissione europea consideri la creazione di spazi digitali sicuri per i giovani, insieme al sostegno e al finanziamento dello sviluppo di attività di alfabetizzazione digitale, come una delle massime priorità in tutti i programmi, dando priorità orizzontale a livello europeo.
  7. Chiediamo fondi disponibili per strutture permanenti di partecipazione.

Novità assoluta di questa conferenza è stata l’utilizzo della metodologia dell’educazione non formale adattata su piattaforma digitale, che ha permesso lo scambio di opinioni tra pari e il dibattito su temi e proposte pur essendo venuta meno la possibilità di incontrarsi fisicamente, a causa delle restrizioni legate al contenimento della pandemia Covid-19.

Al termine dei lavori, il Ministro federale della gioventù Franziska Giffey, il Ministro portoghese dell’Istruzione Tiago Brandão Rodrigues e Themis Christpophdou in qualità di Direttore Generale per l’istruzione, la gioventù, la cultura e lo sport della Commissione europea hanno assicurato che continueranno a lavorare sui risultati della Conferenza dell’UE sulla Gioventù.

Nei prossimi mesi il Gruppo di Lavoro Nazionale, che in Italia è coordinato dal CNG e  che si occupa di gestire il processo di Dialogo della Ue con i Giovani sul territorio italiano, composto anche dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, raccoglierà  dati e informazioni coinvolgendo i giovani italiani in un processo di consultazione che avverrà  attraverso la somministrazione di questionari, la realizzazione di workshop e focus group al fine di far arrivare la voce dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze ai più alti piani decisionali dell’Unione europea.