Se l’Italia continua a non essere un Paese per giovani è soprattutto perché stanzia risorse limitate o comunque insufficienti per garantire alle ultime generazioni buone opportunità e sbocchi professionali all’altezza delle loro ambizioni. La conferma di questa brutta abitudine di relegare le nuove leve ai margini di progetti e politiche arriva da uno studio che è il frutto della collaborazione tra il Consiglio nazionale dei giovani e la Fondazione Bruno Visentini. Il report analizza in particolare il Piano nazionale di ripresa e resilienza, in base alla versione presentata il 12 gennaio scorso dall’allora governo Conte, focalizzandosi sulla verifica delle misure previste per i giovani.
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